Assaporando il mondo – Dolci e culture

 

Questo mese vorrei proporvi un’excursus sui dolci tipici del Natale, attraverso i principali paesi europei e le loro tradizioni. Quasi tutti i paesi, hanno dolci tipici per questa festa, i più famosi sono sicuramente il Panettone italiano, che vanta storie curiose sulla sua origine risalente sicuramente all’inizio del cinquecento, e il Christmas Pudding degli inglesi, dolce che viene preparato durante i giorni dell’Avvento, per essere poi portato a tavola il giorno di Natale.

Esistono però tradizioni e usanze molto antiche, legate al periodo delle feste natalizie, presenti sia in Francia che in Spagna, che proponevano l’elezione di un re della festa. Veniva preparato un dolce diverso, a seconda del paese, e in esso era nascosto un dono e chi lo trovava, era incoronato re della festa.

Ecco quindi cinque dolci europei, tipici delle feste, con le ricette e alcune curiosità.

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Italia:

Il Panettone Milanese, un dolce molto antico che vanta, come ci spiega Wikipedia due curiose leggende sulla sua Origine; la prima narra che “Messer Ughetto degli Atellani, falconiere, abitava nella Contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.” Mentre la seconda dice che: “Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa – un po’ di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola». Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L’è ‘l pan del Toni». Da allora è il “pane di Toni”, ossia il “panettone””.

Da queste leggende, è scaturito, appunto, come è narrato nella seconda storia, un dolce fatto di un impasto lievitato, acqua, farina, burro e tuorli al quale si aggiungono frutta candita, uvetta e scorzette di arancio. Oppure ingredienti diversi che creano molteplici varianti, come gocce di cioccolato, frutti rossi, verdure o frutti canditi di diversi generi. Al giorno d’oggi questo è sicuramente uno dei dolci di natale, più famoso, che è quasi diventato simbolo della festa, esportato in tutto il mondo che ha perfino un marchio regolamentato dalla camera di commercio di Milano che certifica che se un dolce si denomina panettone, deve essere fatto con quei particolari ingredienti, quelle fasi di lavorazione e il prodotto finito deve avere tali caratteristiche.

La ricetta del Panettone

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Inghilterra e Regno Unito:

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Il Christmas Pudding è un dolce dalla forma rotonda a base di uova, mandorle, rum,   spezie e frutta candita preparato nel periodo dell’avvento. Si pensa prenda spunto da cibi come zuppa medievale e porridge. Ha origini molto antiche; successivamente fu abolito dai Puritani a seguito delle battaglie contro il Natale, fu poi reinserito dalla Regina Vittoria diventando così il dolce tradizionale natalizio. Ritroviamo questa testimonianza anche nel Canto di Natale di Dickens. Su questo dolce sono legate numerose superstizioni; si crede che esso dovrebbe contenere esattamente tredici ingredienti e essere preparato da ogni membro della famiglia in senso antiorario. Come nei dolci spagnoli e francesi, alcuni lasciano sorprese all’interno del dolce che diventano portatori di fortuna per chi li trova.

La ricetta del Christmas Pudding

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Germania:

Lo Stollen, è un dolce tipico originario della zona di Dresda, una pasta dolce lievitata con mandorle e frutta secca, uvetta, cedro, canditi e molto burro. A seconda della zona della Germania assume diverse varianti originali, il dolce è indissolubilmente legato al nome della città d’origine ed è coperto, infatti, da un’indicazione geografica protetta. La curiosità più interessante è che una volta cotto, non viene mangiato, ma è consumato solo dopo minimo dopo tre settimane.

La Ricetta dello Stollen

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Francia:

Galette de Rois (Tradotta Torta del Re) è dolce fatto di una pasta sfoglia dorata in forno, ripieno di crema di mandorle. Anch’esso come lo Stollen va incontro a preparazioni e accompagnamenti diversi in base alla zona geografica. Il nome si riferisce appunto ai re Magi, festeggiati il sei gennaio. Come spiegavo appunto prima l’usanza vuole che al suo interno venga nascosta una statuetta del presepe a forma di re, o nelle famiglie più povere una fava, e che chi la trova venga considerato il re della giornata. La tradizione vuole che la torta sia decorata intorno con una corona di carta.

La ricetta della Galette de Rois

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Spagna:

Qui esistono moltissimi dolci tipici; Il Turron, il Polvorones, ma vorrei parlarvi del Roscon de Reyes per l’analogia forte con il dolce francese. Anche questo infatti viene preparato il sei Gennaio, per festeggiare la venuta dei Re Magi, data molto importante in Spagna, perché è proprio in questo giorno che i bambini scartano i regali. La festa è molto sentita, infatti la sera prima vengono organizzate sfilate, che simulano l’arrivo dei re Magi, appunto, in ogni città. Il dolce ha un’impasto simile hai dolci panificati di stampo natalizio e viene decorato con frutta secca sopra. L’analogia presente è che anche qui esisteva l’usanza dell’elezione del re della festa. Essa veniva fatta fin dai tempi antichi, in cui in una torta di fichi, datteri e miele, veniva nascosto un legume secco e data al popolo degli schiavi. Colui che trovava il legume era il re della giornata. Oggi è tradizione nasconderci dei piccoli pupazzi.

La ricetta del Roscon de Reyes

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Dario Soriani

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One comment to “Assaporando il mondo – Dolci e culture”
  1. All’apparenza e tutto molto bello e si presume molto buono ma meglio sarebbe accertarsene direttamente.

    all’apparenza e tutto molto bello e si presume molto buono ma meglio sarebbe accertarsene direttamente

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