All’Arsenale in prima visione Marguerite

Nel fine settimana la nostra prima visione è

MARGUERITE di Xavier Giannoli

film in concorso al recente Festival di Venezia

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Credersi soprano, scoprirsi trombone. Povera Marguerite, in cui riecheggia l’ereditiera Florence Foster Jenkins: ipocrisia, crudeltà, meschinità, quanto ci turlupiniamo e ci facciamo turlupinare dagli altri? Siamo negli Anni 20, le note stonate di Marguerite (Catherine Frot, super) sono l’elefante che nessuno vuole vedere in un negozio di cristalli: il marito ex nobile ha altro per la testa e la tiene buona, i cortigiani dissimulano, finché un giornalista non squarcerà il velo. Colpevolmente snobbato a Venezia 72, il francese Xavier Giannoli canta la grandeur e stecca volontariamente, riservando allo sciovinismo patrio un trattamento peggiore dei Mozart, i Verdi e Puccini storpiati da Marguerite. Si ride, ci si commuove, perché gli inganni, e gli auto-inganni, della nostra casta diva non inficiano un’attualissima commedie humaine. Commedia in costume e di costume, canterina e volubile, amara ed emozionante: come la vita.
Federico Pontiggia, Il Fatto Quotidiano, 17 settembre 2015
(giovedì 24 ore 16.15 – 20.20 – 22.30; venerdì 25 ore 16.15 – 18.20; sabato 26 e domenica 27 ore 16.00 – 18.15 – 20.30 – 22.30)
Tomas Ticciati
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